Da dove partire per riordinare la nostra parte interna ed esterna?
La nostra mente e il nostro ambiente?
Bella domanda!
Beh no, a parte gli scherzi, se anche tu pensi di essere disordinato e disorganizzato e pensi che sia decisamente arrivato il momento di risolvere questo problema, continua a leggere questo articolo perché ti renderò le idee più chiare, sia su come riordinare il tuo ambiente e fare in modo che ti rispecchi completamente, sia su come fare chiarezza sulla tua parte emotiva, per vivere serenamente senza che l’emotività condizioni il tuo tempo e la tua produttività.
Iniziamo!
L’AMBIENTE
Ti sarà sicuramente capitato di riordinare la tua stanza o il tuo ambiente lavorativo ma dopo qualche settimana o addirittura qualche giorno aver trovato nuovamente confusione e disordine là dove in precedenza avevi fatto ordine.
Perché ciò accade?
AVERE UN OBIETTIVO
Il motivo principale deriva dal fatto che quando riordini, in realtà lo fai senza un obiettivo preciso. Lo fai semplicemente perché devi farlo. Chiediti allora: qual è l’obiettivo? Vuoi vivere in un ambiente motivante oppure semplicemente vuoi che il tuo ambiente sia pulito da cartacce o vestiti lasciati sulle sedie, sul divano, per terra, ovunque?
ELIMINARE IL SUPERFLUO
Seconda cosa importante: la riorganizzazione del tuo ambiente parte dall’eliminare tutto ciò che non ti serve più, che non fa più parte della tua vita o non vuoi più che ne faccia parte. Ad esempio, se tutte le volte, dopo un paio di giorni che hai pulito, ti ritrovi con i vestiti di nuovo a destra e a sinistra, sparsi per la casa, probabilmente la soluzione consiste nell’eliminare quelli che non ti servono più, così da avere più spazio nell’armadio e darti un input più forte che ti impedisca di lasciarli in giro e che ti consenta invece di riporli nell’armadio ogni volta che torni a casa.
Se lavori in smart working dalla tua stanza (ma anche se studi nello stesso ambiente), questa situazione ti sarà familiare: stai lavorando con il tuo pc e a un certo punto qualcosa non funziona come dovrebbe: la connessione si interrompe, il sito non viene caricato, il programma non va, hai dimenticato una password e ti tocca reimpostarla per l’ennesima volta, ti sei bloccato su un procedimento che non sai come risolvere.
Ogni volta che ti trovi davanti ad una di queste situazioni, che preferiresti di gran lunga non affrontare, la prima cosa che fai è allontanare lo sguardo dal pc, vagare col pensiero e concentrarti su quello che vedi.
Ecco, in questo caso, se la tua camera è piena di foto di qualche vecchio ricordo, dei tuoi amici, di una vecchia fiamma, della tua famiglia, del tuo cane, la tua mente si perde letteralmente appresso ai ricordi, divaga dal compito che stavi svolgendo e addio alla risoluzione del problema. Se ne riparla domani... forse.
Anche qui la soluzione è:
decluttering.
Scusa, cosa? Puoi ripetere?
Beh, la tendenza degli italiani a usare l’inglese per definire qualsiasi cosa, anche se la nostra lingua ha una caterva di nomi già predisposti per farlo, ovviamente è arrivata anche qui.
Ok, a parte la digressione linguistica, è utile che tu lo sappia.
Parliamo sempre della stessa cosa:
decluttering significa letteralmente rimuovere ciò di cui non hai bisogno, in modo da rendere il tuo ambiente più stimolante e piacevole.
Nel caso preso in esame, parliamo quindi di eliminare gli oggetti (foto, soprammobili e quant’altro) che rendono difficile la concentrazione.
CIRCONDATI DI CIO’ CHE E’ IMPORTANTE
Secondo passo: aggiungi qualcosa che sia più motivante, che sia importante per te.
E qui puoi davvero sbizzarrirti.
Una lavagna magnetica su cui scrivere il pensiero motivante del giorno o gli obiettivi mensili che vuoi raggiungere, una foto del prossimo acquisto che vorresti concederti grazie ai guadagni che stai ottenendo con il tuo lavoro...
Immagina e trova ciò che è più adatto al tuo sentire.
E se sei a corto di idee, oppure vuoi focalizzarti in maniera più completa sull’aumentare la tua produttività eliminando tutto ciò che ti fa perdere tempo, abbiamo quello che fa per te.
Il nostro corso Double Productivity è il percorso che ti permetterà di integrare regole e comportamenti nella tua vita in maniera così naturale che ti dimenticherai di essere mai stato disorganizzato.
DECLUTTERING EMOTIVO
Tutto ciò che abbiamo fin qui detto per il nostro ambiente vale anche e a maggior ragione per la nostra parte emotiva.
Ognuno di noi è unico... Sì, lo so, è un concetto detto e ridetto, un luogo comune che potrebbe apparire ridondante e inutile ma...
Non c’è niente di più vero.
Ciò che voglio dire è, semplificando, che ognuno di noi ha un proprio carattere, valori ben definiti, obiettivi chiari, e la nostra vita si poggia e si costruisce sull’insieme di questi elementi.
Tutti nascono unici, solo alcuni continuano ad esserlo. [Bob Marley]
Per cui, ad esempio, se stiamo frequentando persone che sono totalmente diverse da noi, che non condividono nemmeno in parte i valori che per noi sono fondamentali o che magari hanno cattive abitudini che si ripercuotono sulla nostra vita, in sostanza tenderemo a non stare bene con noi stessi.
Perché da un lato saremo attratti da queste persone (altrimenti non farebbero parte del nostro entourage), dall’altro lato percepiremo un contrasto rispetto al nostro carattere, ai nostri valori e obiettivi.
Cosa fare quindi?
Una soluzione consiste semplicemente nel frequentarle meno, passare da un 10 a un 2. In questo modo non le cancelliamo del tutto dalla nostra vita (se ci sono, vuol dire che in qualche modo sono importanti per noi), ma diminuiamo i contatti in modo che il nostro io sia libero da conflitti interni, in modo che possiamo dare spazio (di nuovo) a noi stessi o ad altre persone che sono in linea con i nostri principi.
LIBERATI DALLE ZAVORRE DEL PASSATO
Anche se l’argomento è vasto, l’ultimo consiglio che voglio darti riguarda le zavorre emotive che hai accumulato da eventi e relazioni passate che, nonostante si siano concluse e non facciano più parte della tua vita presente, nella mente sono ancora vive e producono letteralmente spazzatura che ingombra i tuoi pensieri, a volte senza neanche che tu ne abbia coscienza.
Di cosa sto parlando?
Parlo di tutti quei pensieri negativi, di quelle idee che ci siamo fatti su noi stessi a seguito di una delusione, di una situazione che si è conclusa in un modo che non avremmo voluto, di tutte quelle volte in cui ci siamo sentiti respinti e siamo giunti alla conclusione che noi ne siamo stati la causa.
Avete presente la canzone “L.ego” di Io, Carlo?
Se siete della generazione ’90, probabilmente si, altrimenti ascoltatela.
Intanto, ne prendo in prestito una parte che ci è utile ai fini del discorso:
Dimmi qual è il meccanismo che è rotto Dammi un ricambio perfetto Così la smetto La smetto di riflettere, di ragionare Di cercare di capire, il senso delle cose
Ecco, se ci fate caso, la domanda è:
QUAL E’ il meccanismo che non funziona?
E non: PERCHE’ il meccanismo non funziona?
Il punto è esattamente questo: non è sempre utile sviscerare le ragioni per cui accade qualcosa, capire, come dice il testo, il senso delle cose.
A volte abbiamo bisogno solo di capire, come per le auto, quale meccanismo non funziona, e modificarlo.
È un problema meccanico, è un problema elettrico, è ordinaria manutenzione o tocca cambiare qualcosa?
Una volta capito qual è il problema, semplicemente trova la soluzione e applicala.
Una volta compreso, ad esempio, che ti stai sabotando perché pensi di non meritare quel posto di lavoro, semplicemente inizia ad agire come se pensassi di meritarlo.
Vedrai come quel pensiero spazzatura, quel peso che ti porti dietro inizierà piano piano a diventare polvere e potrà essere spazzato via grazie al potere delle tue azioni quotidiane.
A un certo punto ti accorgerai semplicemente di aver messo le cose al loro posto.
Detto ciò, se quello che ti interessa non è solo fare ordine ma nell'ordine trovare il tempo che finora non ti è mai sembrato abbastanza, nell'ordine trovare la capacità di portare a termini i tuoi impegni nella maniera più efficace possibile, puoi fare in modo di integrare tutto questo all'interno del tuo stile di vita, grazie al corso Double Productivity.
Perché non hai bisogno di tecniche sterili e a se stanti, hai bisogno di trasformare la tua vita, di percepire i tuoi impegni, i tuoi doveri come qualcosa di naturale, semplice, qualcosa che scorre nella tua vita senza che tu faccia sforzi ulteriori.
C'è un modo di vivere che predispone a tutto questo, al cambiamento.
Perché non possiamo trasformare la nostra vita, se prima non trasformiamo noi stessi...
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