Ricchi onesti, poveri disonesti
Nella nostra Penisola italica c’è ancora una convinzione molto diffusa e difficile da sradicare che vuole i ricchi come tutti disonesti e i poveri come tutti onesti. E se fosse vero il contrario? Ovviamente il titolo è una provocazione, ma volutamente aggiunta per farti riflettere:
è vero che ricchezza e povertà fanno sempre rima con disonestà e onestà?
Vediamo di capire meglio come stanno le cose.

Ricchezza e onestà: facciamo chiarezza
Rispondiamo subito alla domanda posta sopra, dicendo che non c’è nessuna correlazione logica già stabilita a priori tra ricchezza e disonestà, né tantomeno tra povertà e onestà.
In questi giorni di cambio di guardia al Governo è ancora più attuale parlarne, perché le scelte politiche sulla legge di Bilancio hanno riacceso il dibattito (e forse il divario) tra ricchi e poveri, in un’eterna lotta che mai si risolve. Forse perché è una lotta inutile?
Ad ogni modo, ritorniamo al nostro argomento principale.
Il punto è che puoi essere povero e disonesto come ricco e onesto. Puoi essere felice o infelice a prescindere dal tuo conto in banca.